“Aiuto non ho niente da mettere!”: gli psico segreti del tuo look.

Care mamme,

quante volte ci è capitato di dire la solita frase davanti al nostro armadio: “Oddio non ho niente da mettere!“, quante volte siamo corse ai ripari acquistando in un negozio un abito nuovo pensando fosse indispensabile per quella serata o evento particolare, ma cosa significa quell’ansia che ci prende quando non ci sentiamo adeguate agli occhi di chi ci guarda? E soprattutto perchè ci facciamo così tante domande sul nostro aspetto o su come non sentirci a disagio in un contento qualsiasi?

Pare esista una psicologia sociale che indaghi la moda mostrandone le funzioni: a che cosa serve, quali bisogni soddisfa, quali paure compensa, come contribuisce all’espressione dell’identità e all’interazione sociale, come aiuta a colmare le discrepanze. Studia il rapporto versatile e poliedrico che ognuno di noi ha con gli abiti e gli accessori, riconducendo questa varietà ad alcuni processi di base (sociali e cognitivi) che mettono in relazione la persona con l’ambiente.

Il potere più grande della moda infatti è quello di dare la libertà di esprimere la propria identità, esprimere il proprio sè, aumentando l’autostima e il senso di autoefficacia. Una condizione necessaria ed imprescindibile agli occhi delle donne. Non ne siamo vittime, ma semplicemente affascinate. Motivo per cui scrivo questo post. Mi sento tirata in causa anche io, per passione o per diletto. Eppure è così. Avere un’immagine ideale di sè, rientra nel processo di trasformazione e di cambiamento di ognuna di noi. Personalmente non la considero una sfida verso noi stesse o verso gli anni che passano, non è una sfida alle rughe o ai chili di troppo ma credo sia una sfida alla nostra personalità al nostro desiderio di migliorarci ogni giorno per stare bene con noi stesse e con chi ci sta accanto. Tuttavia “sentirsi a proprio agio” è una missione non sempre ben riuscita che spesso sconfina con il ridicolo. Bisogna stare attente a non oltrepassare la linea del buon gusto e del buon senso e credo che questo concetto valga per tutte le età.

La capacità di analizzarsi, guardare il proprio corpo con occhio critico, non è da tutte e credo non sia nemmeno facile farlo. Non credo si tratti di insoddisfazione personale ma forse di canoni di bellezza spesso estremi che bene non fanno al nostra psiche. Tuttavia l’ultima parola spetta a noi, sempre e comunque, come lo è anche la nostra scelta finale. Il mio consiglio è “ascoltarsi“, capire cosa ci fa stare bene e non chi vorremmo essere o diventare. La chiave di lettura per essere eternamente belle e affascinanti è “amarsi“, credo non esista soluzione migliore!

Spero in queste poche righe di esservi stata un po’ più utile, magari in quelle giornate in cui non sapete da dove cominciare guardando il vostro armadio in modo perplesso.

E ricordate cosa diceva Coco Chanel: “La semplicità è la nota fondamentale di ogni vera eleganza“.

Valeria

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